Quercia e chiesetta del SS. Crocefisso

Via SS. Crocefisso

Chiesetta del Santissimo Crocefisso

La chiesetta del Santissimo Crocefisso è piccola nelle dimensioni ma grande per l’affetto e la cura che i fedeli hanno nei suoi confronti. Si trova oggi all’ombra di una grande Quercia che da più di un secolo la protegge e la ripara. La chiesetta è stata voluta da Vito Schiavano e Maria Marraffa, una coppia di fedeli che nel 1904 ha finanziato la costruzione di questo luogo di culto.

Caratteristiche

Il prospetto, che si affaccia sullo slargo del crocefisso, richiama i motivi del Santuario della Madonna della Strada, negli archetti pensili e nella lunetta posta sull’architrave.
L’interno è caratterizzato da una volta alla leccese e conserva un imponente SS. Crocefisso della Pietà, che è stato realizzato dal maestro cartepestaio leccese Giuseppe Manzo ed è una riproduzione fedele di un’altra opera presente a Galatone. Anche l’affresco presente nella cappella raffigura il Crocefisso di Galatone, è stato poi ripreso negli anni Ottanta.

Tradizione del Crocefisso

Da quando è stata costruita la chiesetta è usanza onorare il Santissimo il 3 maggio, giorno in cui con grande devozione e affetto si festeggia il Crocefisso. La festa inizia fin dalla mattina quando è tradizione per le famiglie taurisanesi fare una scampagnata fuori porta sull’altura del Manfìo, situata tra Taurisano, Casarano e Ruffano. Qui si trova una cripta basiliana del Crocefisso della macchia, in cui è consuetudine celebrare messa proprio in questa ricorrenza. Dopo aver fatto visita al luogo di culto ci si ferma per trascorrere la giornata in campagna, al calar del sole si ritorna in paese e ci si prepara per la festa tradizionale che negli anni si è arricchita con le bellissime luminarie della ditta Parisi e concerti musicali che hanno contribuito a rafforzare il forte sentimento che lega i taurisanesi a questa ricorrenza.

La Quercia, alta e maestosa, con le sue fronte fa ombra a chi vuole passare qualche ora di
tranquillità sotto la sua chioma e alla piccola chiesetta che da più di un secolo le è affianco.
Nessuno però sa quale sia la reale origine di questo magnifico esemplare di Quercia Roverella.