Percorrendo gli stretti vicoletti che danno le spalle a Piazzetta Palazzo Vecchio si giunge alla Corte Cesare Battisti, la più articolata e importante tra le case a corte di Taurisano e si riconosce subito per la sua candida facciata imbiancata ancora oggi a calce. Un arco a tutto sesto introduce in un piccolo atrio principale dove si vede l’abitazione più rilevante della corte, un palazzo a due piani che i duchi Lopez hanno fatto costruire per il proprio intendente, che doveva controllare la vita e l’operato della plebe. La volta, subito dopo l’arco, è caratterizzata da una grande croce di Malta che nel Seicento contrassegnava proprio la presenza di una famiglia abbiente.
Negli anni la corte è stata molto rimaneggiata e poco si riconosce della struttura originale, di cui resta comunque l’articolazione. Dopo l’ingresso nella casa a corte, percorrendo pochi metri si notano sulla destra due diramazioni dove si notano le umili abitazioni ormai in disuso. Tra i due vicoletti che si formano si possono identificare quelle che erano le stalle per gli animali, il forno per la cottura del pane e delle pucce e la cisterna. In passato qui si trovava anche una cappella, una cosa abbastanza insolita per una cosa a corte, probabilmente era intitolata alla Pietà o alla Madonna Addolorata.
Un altro luogo di culto dà le spalle alla corte, si tratta dell’antica chiesetta di San Nicola di cui si possono intravedere solo il tetto spiovente addentrandosi da via Risorgimento. La cappella è stata voluta dai Conti Lemos e Di Castro e si trova in una piccola corte, di cui resta particolarmente interessante una nicchia votiva della Madonna di Leuca e uno stemma seicentesco che il tempo ha reso indecifrabile. Attualmente la cappella è di proprietà privata.